e se le mani
se queste mani non si chiudessero più al tocco
-sensibili dionee- per catturare un suono un’ala
se smettessero di scavare in quelle gole prigioniere
negl’inzuppati cuscini tra le canne giù in fondo
la risacca porta via le pause e l’assalire della luce le riempie
le farcisce di innumerevoli controsensi
di campane sirene di numeri e germogli e cotoni
se queste mani non si chiudessero nel pugno del j’accuse!
nel clandestino segno di Lennon e la sua musa
o non s’aprissero sugli occhi di una poesia
o sulla traccia rosazzurra di un arcangelo
ritorna il vento e con esso le parole
ma le muse ormai non indossano mutande
e seguono alcaloidi vestiti da bambino
1 commento:
di grande suggestione, Sebastiano, davvero molto bella!
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