domenica 10 maggio 2015

senza domande


chitarra elettrica di Andrea Michele Patanè


mi domando se una stella è più di una dea
o se la ragione s’è persa all’angolo delle labbra
dove la ringhiera si attorciglia all’edera
e duecentosei ti amo tremano al posto delle ossa

e sostituisce il respiro quel tuo guardarmi assorta

E tu respira respirami di scirocco e sale
il mio ombelico accoglie
capelli bianchi su giovani colori

è nei dintorni delle umide carezze
che mi voglio fermare un momento
è davanti all'assalto che voglio arrendermi
a ridosso del seno a baciarti la schiena

sul mandorlo bambino raccogli
gemme e gemiti e
scivola la bocca sulle mie cosce bianche

nei tanti si vorrei perdermi
per ritrovarmi nel groviglio di carne e sensi
e perdermi ancora bocca d’amore e perla
dimmi, ti dico prendi ogni goccia
della passione selvatica ed io
afferrerò l’animale sano del tuo corpo regina

e fermati dentro
dividiamo il tempo che ci ha vissuto
rimettimi al mondo col mio primo vagito

lascia libera la giumenta, amore mio
togli le corde e volami dentro con tutti i tuoi umori
io aspetterò che si compia il tuo grido
per essere ancora una volta uno insieme

ecco il miracolo pelle mia sale e moltitudine di si

sul tuo petto senza fiato sono spiga e grano

ancora

toccami finché il vento non tornerà indietro 
prendimi sui petali di una margherita
e contali per ritornare ancora

ti prego ancora, meraviglia

lasciami mani nuove

per sorprenderti 

domani

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