-non mi sfiorava nemmeno l’altissima guglia
e lo spessore della piazza rincorreva i numeri-
i pori aperti all’oltraggio delle polveri
con un silenzio che è solo attesa
volevamo le nostre chimiche ormonali maturate
per l’evento straniero, le cene messicane
la lingua avventata inventata
l’amore il taxi les escargots
finimenti d’arricchimento per un palco vuoto
senza legni né quinte, solo diagrammi poi
con le mutande in mano
te ne andavi…
Nessun commento:
Posta un commento