sabato 18 maggio 2013

mi piacerebbe parlare con Darwin




ricordo la sensazione di fresco quando oziavo sotto l’albero
comunque attento ai predatori
quando la mia compagna allattava i due cuccioli
altri amici –non li ho più rivisti- stavano nelle vicinanze…

(tu eri madre innanzitutto con gli occhi socchiusi mentre i piccoli
ti giocavano addosso ed eri bella con tutti quei peli… all'ombra dell’acacia)

poi cominciammo a darci nomi e numeri, a tracciare impronte
ad imbrattare muri a vincere l’acqua e la paura e ci vestimmo
infine con tutte quelle macchinette addomesticate attorno
non allatti più ché ti scenderebbe il seno
ti meravigli della zampa materna di Ottavia sotto il gelso
e mi parli di cose che non capisco a fondo:
-amore mio- mi dici

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