Com’è che tutto si ferma lungo i dintorni
lasciando libere le pagine dove fluiranno le catene di numeri
le sillabe da verificare e quelle consapevoli estensioni
che ci hanno allungato i corpi come fiumi, come venti
Solo di colori e suono, senza armadi, senza tappeti, solo di colori
Così ti vengo a prendere su ali preziose
per eleggerti primo mantice, prima goccia, prima
di ogni prima voce, per sentire il più inedito “ti voglio”
tra il clamore della polvere e il silenzio della stanza
Lascio tracce di sogni dentro me mani…
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