domenica 7 agosto 2011

Novantadue parole


  
stasera gli ulivi non riflettono l’argento
voglio pensare che non ci sia luna
che giù nel cortile il passo è corto per davvero
e tu non canti questa stasera

-

guarda le pieghe di quest’aria
sembra muoversi da sola senza voce
dall’intonaco alla gonna stilla del mio tempo

-

è bello ascoltare il respiro stringersi alle dita
con te che gli ulivi vorrebbero al posto della luna

-

canta allora quelle antiche litanie
che sanno di zolfo e nocepesca
(è tutto dentro gli occhi ramemare)

-

io sono qui sto raccogliendo il miele
in novantadue parole


6 commenti:

morfea ha detto...

non sono tentativi di scrittura...è scrittura questa.

bellissima sebastiano

Sebastiano A. ha detto...

Antonella, ma sei un tesoro!
L'ho scritta dieci minuti fa, due minuti di sedimentazione...
ma davvero ti piace?
Ci sono molti cambi di tono e forma...

Kiss

morfea ha detto...

doveva avere poca sedimentazione...vabbenissimo così.
bella bella

Sylvia Pallaracci ha detto...

una,tra le Tue,delle più 'stregate'....
perchè tu a me mi streghi...e anche se 'a me mi' non si dice,con te posso...perchè mi rendi povera la parola...

S*

Sebastiano A. ha detto...

tu a me mi stregasti e continui a farlo con questo tuo essere così Pallaracci, così megainsalata, così poesia!

Sylvia Pallaracci ha detto...

ah!...megainsalata.....!! ^^